Visionnaire NFT Apollo Belvedere
Visionnaire NFT Apollo Belvedere
In occasione della 60a edizione del Salone del Mobile di Milano, Visionnaire ha presentato “Apollo Belvedere” presso la galleria Wunderkammer a Milano, il suo primo progetto NFT.
Apollo Belvedere, lanciato nell’aprile 2022, è un progetto firmato Visionnaire che si propone di esplorare le innovative modalità progettuali e artistiche legate alla tecnologia NFT (Non-Fungible Tokens) e al Web3.
In occasione della 60a edizione del Salone del Mobile di Milano, Visionnaire ha presentato “Apollo Belvedere” presso la galleria Wunderkammer a Milano. La presentazione della scultura in sopraffino marmo di Carrara, creata in collaborazione con il visual artist di fama internazionale Jonathan Monaghan e accompagnata da un esclusivo NFT 1:1, è stata messa in vendita al pubblico attraverso l’app 4ART . “Coniato” sulla sidechain sostenibile di Ethereum, Palm Network, con emissioni di carbonio pressoché azzerate, “Apollo Belvedere” sarà battuto all’asta sul mercato NFT+ di 4ART.
L’idea alla base del drop è stata quella di creare un’opera d’arte singola unica nel suo genere, in contrapposizione alla continua evoluzione e riproduzione di massa che caratterizzano il mercato delle opere d’arte NFT. Inoltre, “Apollo Belvedere” propone il dialogo tra esposizioni fisiche e digitali, sottolineando come il rapporto tra i due ambienti possa offrire una nuova esperienza al pubblico e ai collezionisti.
La sinergia tra l’esperienza di Visionnaire e l’estetica dell’artista Jonathan Monaghan ha creato un forte legame tra tradizione artigianale e l’era digitale.
Il busto fisico è stato realizzato in marmo di Carrara, il luogo in Toscana da cui si ricava questa pregiata pietra sin dall’epoca dell’Impero Romano. Trasportato in Nord Italia, il marmo è stato trasformato nel busto del dio greco grazie alle mani degli artigiani italiani, che l’hanno tagliato, scolpito e cesellato. Ci sono voluti mesi di lavoro per ottenere la visione idealistica della texture, dei dettagli e della delicatezza eterea che Visionnaire e Monaghan avevano in mente.
Insieme al busto in marmo, Monaghan ha poi creato una surreale animazione video in 3D, in cui una navicella spaziale aliena rivela la scultura in uno scenario barocco. “Il busto affronta una feroce pantera rossa, simbolo associato al dio greco Dioniso e al concetto di caos. La divinità dell’Olimpo Apollo, simbolo di perfezione estetica, sconfigge la bestia e ripristina l’ordine in questo mondo di fantasia”, spiega l'artista. A rendere possibile la connessione tra fisico e digitale è stata la partnership con 4ARTechnologies, che ha messo a disposizione la propria impronta digitale brevettata per collegare in maniera sicura la scultura fisica al rispettivo NFT+ tramite filigrana digitale.
Oltre a Milano, il progetto è presentato con un’installazione immersiva unica, dove un avvolgente drappo di velluto ospita la scultura in marmo di Cararra dell’Apollo Belvedere e l’ultimo drop NFT.
Come Società Benefit, Visionnaire ha l’obiettivo prioritario di ridurre l’impatto ambientale di tutti i progetti che sviluppa. Il brand ha quindi stretto una collaborazione con Palm NFT Studio, che offre commissioni (gas fees) inferiori, transazioni più rapide e una riduzione di oltre il 99,99% dei consumi energetici rispetto ai sistemi di Proof of Work. Il mainnet Etherum è notoriamente una rete a utilizzo intensivo di carbonio per via del meccanismo di consenso “Proof of Work”, che necessita di elevate potenze di calcolo per le transazioni. Il meccanismo di consenso “Proof of Authority” (iBFT2) della rete Palm richiede invece livelli di potenza di calcolo nettamente inferiori. La quantità di energia richiesta dal “minting” sulla rete Palm equivale a quella prevista per l’invio di tre email. Visionnaire è inoltre diventata partner di Rete Clima per la compensazione delle emissioni di CO2 generate dal consumo di energia. Tenendo conto dell’intero processo di progettazione e produzione, dal rendering 3D al trasporto della statua finita, la quantità di energia consumata è stata contabilizzata e neutralizzata con la partecipazione al progetto “Allain Duhangan Hydropower Plant”, che punta a ridurre la dipendenza dell’India settentrionale dai combustibili fossili.