Urban Icons
Urban Icons
“Non sopporto che l’orizzonte della mia città sia invaso da immagini pubblicitarie, da questi volti e corpi che rappresentano la donna, ma allo stesso tempo li banalizzano stereotipandoli e riducendoli a merce."
La Wunderkammer all’interno della Visionnaire Design Gallery in piazza Cavour 3 a Milano ospita dal 13 novembre 2014 al 24 gennaio 2015 la personale Urban Icons di Paolo Leonardo.
A Leonardo interessa la rappresentazione della donna nella nostra società dei consumi e attinge dall’immenso archivio delle immagini pubblicitarie che rappresentano la donna contemporanea con i suoi stereotipi. L’artista, in certi manifesti e in alcune immagini fotografiche, intravede un potenziale di senso e una sorta di potere magico che lo porta ad instaurare un dialogo tra immagine e intervento pittorico.
“Non sopporto che l’orizzonte della mia città sia invaso da immagini pubblicitarie, da questi volti e corpi che rappresentano la donna, ma allo stesso tempo li banalizzano stereotipandoli e riducendoli a merce. Per la prima volta in una notte del 1994 ho strappato due grandi manifesti: i volti di una donna. Dopo averli modificati con un intervento pittorico di stile espressionista, li ho ricollocati abusivamente negli espositori stradali pubblicitari, così è iniziato tutto, cosi faccio ancora adesso per le strade in Italia e all’estero. Attraverso il filtro della pittura, le foto vengono definitivamente investite dalle mie emozioni. Quando in strada scelgo un’immagine pubblicitaria, intuisco che la riproduzione fotografica contenuta in essa può avere delle potenzialità, ma è solo isolando questa immagine dalle altre che sono in grado, in studio, di sviluppare un rapporto visivo ed è attraverso la pittura che l’immagine si riscatta, ritorna ad avere una propria dignità”.
Artist
Paolo Leonardo
A Paolo Leonardo interessa la rappresentazione della donna nella nostra società dei consumi e attinge dall’immenso archivio delle immagini pubblicitarie che rappresentano la donna contemporanea con i suoi stereotipi. L’ artista in certi manifesti e in alcune immagini fotografiche intravede un potenziale di senso e una sorta di potere magico che lo porta ad instaurare un dialogo tra immagine e intervento pittorico. “Non sopporto che l’orizzonte della mia città sia invaso da immagini pubblicitarie, da questi volti e corpi che rappresentano la donna, ma allo stesso tempo li banalizzano stereotipandoli e riducendoli a merce. Per la prima volta in una notte del 1994 ho strappato due grandi manifesti: i volti di una donna. Dopo averli modificati con un intervento pittorico di stile espressionista, li ho ricollocati abusivamente negli espositori stradali pubblicitari, così è iniziato tutto, cosi faccio ancora adesso per le strade in Italia e all’estero.
Attraverso il filtro della pittura le foto vengono definitivamente investite dalle mie emozioni. Quando in strada scelgo un' immagine pubblicitaria, intuisco che la riproduzione fotografica contenuta in essa può avere delle potenzialità, ma è solo isolando questa immagine dalle altre che sono in grado, in studio, di sviluppare un rapporto visivo ed è attraverso la pittura che l' immagine si riscatta, ritorna ad avere una propria dignità".
Paolo Leonardo, nato a Torino nel 1973 è una delle figure più interessanti nell’ambito della nuova scena artistica italiana. Attraverso un uso personale e autonomo della pittura, Leonardo ha sviluppato una ricerca legata al rapporto attualissimo tra arte, fotografia e pubblicità.